Biochetasi è un farmaco indicato per combattere fastidi a carico dell’apparato digerente (acidità e nausea su tutti). In generale il ricorso a tale medicinale avviene ormai in maniera abbastanza autonoma, ossia senza rivolgersi al medico curante. Ma si può fare altrettanto in caso di gravidanza?
La nausea durante i primi mesi di gravidanza
Le donne incinta spesso soffrono di nausee gravidiche. Il fenomeno, dovuto essenzialmente ad una fase di scompensi ormonali, si manifesta soprattutto a digiuno e, con particolare intensità, durante le prime ore del mattino.
Se siete delle salutiste potete provare a risolvere il problema affidandovi all’infuso di zenzero, forse il più efficace rimedio naturale alle nausee ad oggi conosciuto. Le donne che invece non hanno molto tempo per gustare in santa pace una tisana o proprio non amano far ricorso a questo genere di bevande, possono in alternativa valutare l’uso di Biochetasi. Il farmaco infatti non dovrebbe avere effetti negativi sul feto.
Tuttavia, trattandosi di una fase abbastanza delicata della vita della donna e del piccolo che porta in grembo, è sempre meglio chiedere al medico (almeno durante la gravidanza) se e quando è possibile assumere il medicinale in questione. In caso di parere medico favorevole è comunque buona norma far uso di questo ritrovato farmacologico soltanto in caso di effettiva necessità: durante la gestazione e l’allattamento infatti è sempre meglio evitare di ricorrere all’uso di sostanze chimiche e farmaci.
Biochetasi: il foglio illustrativo
Per chiarire ulteriormente la funzione del prodotto è forse meglio leggere con attenzione le indicazioni riportate sul bugiardino. Soltanto così si avrà modo di conoscere a fondo il farmaco in questione, la posologia, gli eventuali effetti collaterali e le relative indicazioni terapeutiche.
Cosa? Pensate che si tratti di un banale farmaco da banco di cui tutti conosciamo uso e controindicazioni? La prudenza non è mai troppa, soprattutto se siete in dolce attesa.
Indicazioni generiche: uso e posologia di Biochetasi?
Biochetasi è un farmaco ideato per combattere generiche difficoltà digestive, nonché sporadici episodi di iperacidità gastrica o gli effetti dolorosi dell’insufficienza epatica. Il medicinale poi può essere prescritto anche nel caso in cui dovessero verificarsi degli stati chetonemici oppure ancora delle nausee intimamente connesse alla gravidanza.
Solitamente gli adulti possono assumere al massimo, ovviamente in caso di effettiva necessità, due dosi di prodotto per tre volte al giorno(bustina o compressa non ha importanza). Per quanto riguarda i bambini di età inferiore ai 12 anni le quantità prescritte sono praticamente dimezzate: non è infatti possibile, e anche questa volta il dosaggio massimo dovrà essere somministrato soltanto in caso di effettivo bisogno, assumere più di tre bustine o 3 compresse nell’arco di un giorno.
Ovviamente il trattamento non può, né nell’uno né nell’altro caso, essere prolungato nel tempo e qualsiasi problema legato all’assunzione del farmaco si dovesse riscontrare, sarà bene sospenderne l’assunzione e contattare subito il medico curante.
Composizione del farmaco
Biochetasi è disponibile sul mercato in forma di bustina idrosolubile e compressa effervescente. Nel primo caso i principi attivi utilizzati per la sua composizione sono sodio e potassio citrato, acido citrico, tiamina, riboflavina e vitamine afferenti al gruppo B. Gli eccipienti invece sono da ricercarsi nell’acido malico e tartarico, sorbitolo, aromi agrumati, polivinilpirrolidone, dolcificanti (saccarosio, glucosio, saccarina, fruttosio), propile gallato, sodio bicarbonato ed edetato.
Praticamente uguale è la composizione delle compresse effervescenti che differisce in parte soltanto per l’utilizzo o la soppressione di alcune sostanze eccipienti. Eccole nel dettaglio: acido tartarico, aspartame,saccarosio, aromi fruttati, nonché polivinlpirroidone, sodio bicarbonato, silice precipitata e talco.
Controindicazioni ed avvertenze
In genere Biochetasi è un farmaco utilizzabile da tutti senza particolari problemi connessi alla sua assunzione. E’ chiaro comunque che il medicinale non può essere utilizzato nel caso in cui si abbiano particolari allergie o intolleranze ad almeno uno degli ingredienti che lo compongono o a sostanze chimicamente affini. Inoltre il prodotto contiene discreti quantitativi di zuccheri; ciò può in qualche modo rivelarsi dannoso per coloro i quali seguono un regime alimentare ipocalorico o sono affetti da diabete.
Il farmaco poi può essere utilizzato, previa autorizzazione medica, anche in gravidanza o allattamento, inoltre non sembra essere mal tollerato da pazienti affetti da celiachia. Pare infine che non esistano particolari controindicazioni in caso di interazione con altri medicinali. Tuttavia, dato che la prudenza non è mai troppa, è sempre meglio chiedere al medico curante o al farmacista se l’assunzione di altri farmaci in concomitanza all’uso di Biochetasi può in qualche modo interferire con il medicinale in questione o causare fastidi.
Per quanto riguarda gli effetti indesiderati è bene sapere infine che ad oggi non ne sono mai stati segnalati. In ogni caso se doveste essere tra i primi a notare che l’uso del farmaco abbia su di voi delle manifestazioni negative, indicatele immediatamente al vostro medico curante, al farmacista e alla casa produttrice del prodotto avvalendovi di una modulistica ad hoc reperibile in farmacia.
Conservazione e scadenza del farmaco
Biochetasi, al pari di tutti gli altri medicinali in commercio, deve essere tenuto fuori dalla portata dei bambini. La data di scadenza poi è sempre riportata sulla confezione e, ovviamente, si riferisce al prodotto conservato in maniera ottimale.
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