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Cisti all’inguine: come si formano e come eliminarle

Le cisti all’inguine rappresentano un problema molto fastidioso e sono piuttosto frequenti tra le donne. Si formano a seguito della depilazione, con ceretta o anche con rasoi, quando un pelo si incarna e dà poi origine alla ciste.

La ciste all’inguine è dolorosa e fastidiosa perché in genere si riempie di pus e liquido. Dalla forma tondeggiante e piuttosto dura, aumenta di volume col tempo e si gonfia provocando notevoli disagi.

Non bisogna sottovalutare il problema ma cercare di risolverlo trattando la ciste nel modo appropriato, consultando un medico specialista.

Perché si forma la ciste all’inguine

Come anticipato la causa principale della formazione della ciste all’inguine è la depilazione. Anche sotto le ascelle si può presentare lo stesso problema, quando si procede alla rimozione dei peli superflui.

Il pelo si incarna quando si ritira su sé stesso e continua a crescere sottopelle invece che fuoriuscire. Col passare del tempo questo provoca un’infezione e il rigonfiamento della pelle che si riempie di pus.

Le cisti si formano anche per altre cause come l’uso di biancheria intima sintetica, un periodo di forte stress oppure se si abusa di alcool. Anche l’utilizzo massiccio di profumi, deodoranti e creme troppo invasivi possono favorire la comparsa delle cisti.

Non è altro che una ghiandola piena di sebo che si sviluppa sotto il tessuto cutaneo quando si verifica una delle situazioni sopra citate. Le cisti vanno curate da subito, con una terapia che ne acceleri l’assorbimento oppure nei casi più delicati con la rimozione attraverso un intervento chirurgico.

Meglio consultare un medico in tempi rapidi che stabilirà come procedere piuttosto che pensare che il problema si risolverà da solo con il passare del tempo.

Cura o rimozione della ciste inguinale

Un medico, dopo aver diagnosticato la ciste, consiglia un trattamento a base di pomate o farmaci per via orale per favorire il riassorbimento. A volte i farmaci servono per ridurre il gonfiore o l’arrossamento perché lo stato infiammatorio è molto forte.

Lo specialista può richiedere ulteriori approfondimenti con esami clinici, come la Tac o un’ecografia, per escludere la presenza di eventuali altre patologie.

Ci sono prodotti particolarmente indicati nella cura di una ciste inguinale. Uno di questi è l’ittiolo, una crema che accelera la fuoriuscita del materiale interno alla ciste.

Gli impacchi di camomilla sono lenitivi e favoriscono il drenaggio dei liquidi; il tea tree oil è un antibatterico naturale che riduce il bruciore e l’arrossamento. La parte infettata può essere trattata anche con l’aloe vera in gel che allevia il dolore e si assorbe velocemente.

In rari casi la ciste non si riassorbe da sola ma va asportata chirurgicamente. Si tratta di un’operazione utile alla rimozione della ciste sebacea e alla pulizia di tutta l’area interessata dall’infiammazione.

In questo caso vengono rimossi anche tutti quei residui della ciste che in seguito potrebbero comportarne la riformazione o un’infezione. Ad eseguire l’intervento deve essere un chirurgo, non bisogna privilegiare un centro estetico perché di tratta pur sempre di una piccola operazione.

Dopo l’intervento la ferita va tenuta coperta e sterilizzata per almeno una settimana e la rimozione potrebbe lasciare delle cicatrici.

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