Tutti sanno che organizzare un matrimonio può richiedere un grosso dispendio di energie. Destreggiarsi tra fiori, ristoranti, abiti e inviti può essere stressante e dopo il matrimonio la luna di miele non è solo un desiderio ma anche un bisogno. Magari però siete stati appena assunti o per le vacanze natalizie avete usato i giorni di ferie residui per andare in settimana bianca e ora non ne avete abbastanza per la vostra meritata luna di miele. Se questo è il vostro caso, non preoccupatevi, perché forse non sapete che a tutti, in occasione del proprio matrimonio, spetta un periodo di riposo retribuito chiamato congedo matrimoniale. Un’ottima occasione per rilassarsi o fare quella vacanza tanto agognata senza incidere sui giorni di ferie accumulati. Ma come funziona il congedo matrimoniale? Continuate a leggere e lo scoprirete.
Cos’è il congedo matrimoniale
Ad ogni lavoratore, di tutte le tipologie, quando si sposa, o si unisce civilmente, spetta un periodo di vacanza retribuito. Quindici giorni di riposo da sfruttare per fare la tanto attesa luna di miele o per riposarsi dopo la faticosa organizzazione delle nozze. Il congedo matrimoniale non è però concesso a quelle coppie che decidono di sposarsi con cerimonia solo religiosa, è infatti necessario che le nozze abbiamo valore civile per poter usufruire del congedo.
Come richiederlo
Indipendentemente dal rapporto che avete con il vostro datore di lavoro, il congedo va richiesto per istanza informale e, nel caso di aziende molto grosse, si dovrà farne domanda tramite l’ufficio del personale, al quale dovrete fornire il certificato di matrimonio (o lo stato di famiglia che riporti la data di matrimonio) entro 60 giorni. Nel caso di unioni civili si dovrà far pervenire invece il certificato di unione civile.
Quanto dura
Il congedo matrimoniale ha la durata di 15 giorni, compresi sabati e festivi. Potrete usufruire dei 15 giorni di congedo durante tutto il mese successivo alla data delle nozze, ma è necessario che lo facciate in modo consecutivo, senza intervallare con giorni di lavoro. Certo, questo potrebbe creare problemi al vostro datore di lavoro, soprattutto se avete un ruolo importante nell’azienda per cui lavorate, perciò è importante avvisare lui e i vostri colleghi almeno un mese prima del matrimonio, dandogli modo di organizzarsi.
Assegno per congedo matrimoniale
Quindici giorni di vacanze vi fanno gola ma siete preoccupati di perdere i vostri giorni di paga? Non dovete, infatti le giornate in cui rimarrete a casa vi verranno interamente retribuite dal vostro datore di lavoro. Per gli operai dipendenti di aziende industriali, artigiane o cooperative c’è un piccola differenza, cioè un assegno che verrà erogato dall’INPS che coprirà 8 dei 15 giorni di congedo, mentre i restanti verranno retribuiti dal datore di lavoro. L’assegno è destinato anche ai disoccupati che nei 90 giorni precedenti il matrimonio abbiano lavorato per almeno 15 giorni in una delle suddette aziende, oppure agli stessi lavoratori che però non risultano in servizio per motivi giustificati. Per tutti gli altri lavoratori il congedo verrà retribuito completamente dal datore di lavoro.