La depressione post-partum è un disturbo nervoso, alcune donne ne sono colpite a partire dal 3°/4° giorno dopo il parto. Questo stato può protrarsi per diversi giorni e, nei casi più gravi, sfociare in una vera e propria depressione con fenomeni di psicosi. È importante accorgersi in tempo dei sintomi e, nel caso, chiedere aiuto a qualcuno. Ma vediamo di seguito, più nello specifico, quali sono i sintomi della depressione post parto e cosa si può fare per star meglio.
Sintomi e segnali della depressione post parto
Sintomi depressivi sono comuni a circa il 70% delle neomamme. Il pediatra e psicoanalista inglese Donald Winnicot ha chiamato il periodo depressivo immediatamente successivo al parto “baby blues”. È caratterizzato da sintomi molto comuni e innocui come irritabilità, inquietudine, crisi di pianto, stati d’ansia, tristezza e difficoltà di concentrazione. Questa condizione si risolve da sola nel giro di una settimana, con l’aiuto e la vicinanza dei propri cari.
Nel 10/15% delle neomamme invece il baby blues sfocia in una vera depressione post parto, che può durare anche fino a dopo un anno dal parto. In questo caso i sintomi non sono da sottovalutare; i più comuni sono: ansia, insonnia o sonno eccessivo, disinteresse per il bambino, perdita di lucidità, senso di abbattimento, senso di inadeguatezza, improvvisi cambiamenti d’umore, profonda tristezza, esaurimento, disturbi dell’appetito. In questi casi sarà necessario essere seguiti da un medico.
Cause e fattori di rischio
Alla depressione post parto si può essere più o meno predisposti, i principali fattori di rischio sono:
- aver sofferto di ansia e depressione in altri periodi di vita e/o durante la gravidanza
- aver familiarità per disturbi psichiatrici (avere familiari affetti da tali disturbi)
- trovarsi, o essersi trovati in situazioni molto stressanti come lutti, separazioni o la perdita del lavoro
- trovarsi in una situazione di solitudine, con scarso supporto familiare o sociale
- trovarsi in difficoltà economiche
- soffrire di sindrome premestrualeo disturbo disforico premestruale
- avere disturbi della funzionalità tiroidea
Altri due fattori in fase di accertamento sono l’aver avuto un parto difficile e traumatico, ed essere ricorsi alla fecondazione assistita.
La depressione post parto e il rapporto con il bambino
In questa fase della vita, il bambino sviluppa l’attaccamento alla madre, è quindi molto importante che l’equilibrio mentale della neomamma lo porti a vivere questa fase in maniera corretta. Le madri che soffrono di depressione post parto possono reagire in due modi diversi: assumere un atteggiamento di iper-controllo oppure assumere un atteggiamento completamente disinteressato, dovuto al senso di inadeguatezza. Nel primo caso le neomamme sono sempre preoccupate per qualcosa e controllano il bambino in modo morboso, perdendo di vista i reali bisogni del proprio figlio; nel secondo caso le neomamme tendono a delegare ad altri la cura del proprio bambino.
Cosa fare se si soffre di depressione post parto
Quando si soffre di depressione post parto lieve, ossia durante il periodo denominato baby blues, è importante non nascondere il malessere e parlarne con il compagno, i familiari e gli amici. Riposare ogni volta che se ne sente il bisogno, alimentandosi in modo sano, e facendo anche dell’attività fisica all’aria aperta.
Nel caso in cui invece la depressione fosse accertata, sarà necessario farsi aiutare da uno psicoterapeuta e da uno psichiatra che, nel caso, somministrerà dei farmaci specifici per questo disturbo.