L’idea di viaggiare insieme ai bambini incute sempre nei genitori qualche timore. Si pensa spesso a cosa potrebbe succedere di brutto, oppure ancora ad una eventuale cattiva reazione del piccolo al treno, all’aereo, ecc.
Poi, ritornati lucidi, si considera la questione da un punto di vista molto più pratico (niente più supposizioni o timori infondati quindi). Il primo dei problemi che a questo punto viene in mente agli adulti è quello relativo ai documenti dei figli: cosa serve per viaggiare con un neonato?
In viaggio con un neonato: i documenti per l’espatrio
Viaggiare con un neonato comporta ovviamente dei problemi di natura pratica: dato che il piccolo è minorenne, quasi sicuramente non possiede documenti di identità. Come ci si deve comportare allora per poter oltrepassare tranquillamente la frontiera? Come evitare di cadere in situazioni grottesche quali ad esempio insospettire i controllori circa l’effettivo grado di parentela con il piccolo?
Tranquilli, come voi centinaia di genitori hanno dovuto affrontare lo stesso problema e ne sono usciti indenni. Andiamo con ordine: se il bimbo deve recarsi con voi in uno qualsiasi dei paesi dell’Unione Europea, basta avere con sé una carta di identità valida per l’espatrio o un passaporto. In entrambi i casi i documenti devono essere personali e cioè intestati al piccolo di casa.
In allegato a ciascuno di questi atti, è poi necessario esibire un lasciapassare che, da 0 a 15 anni, accompagnerà il bambino nelle sue trasferte all’estero. Quest’ultimo documento altro non è che l’insieme di un certificato contestuale di nascita nonché di un attestato di cittadinanza opportunamente avallato dal questore della propria città di appartenenza.
Dove ottenere i documenti per l’espatrio?
Se il vostro bebè ha bisogno di un permesso per l’espatrio, dovete necessariamente rivolgervi alla Questura. Qui, in presenza degli ufficiali, entrambi i genitori apporranno la loro firma sul documento. Se però uno di essi è impossibilitato a recarsi in caserma, l’altro genitore richiedente è tenuto a portare con sé una fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità appartenente al marito o alla moglie, nonché una dichiarazione di assenso all’espatrio firmata dal coniuge assente.
All’appuntamento poi non deve mancare in nessun caso il minorenne che, per quanto piccolo, ha dei tratti somatici caratteristici che verranno confrontati con quelli della foto autenticata da apporre sui documenti.
La carta di identità invece va richiesta all’Ufficio Anagrafe del proprio comune di residenza. Anche in questo caso è necessaria la presenza di mamma e papà se l’atto deve consentire al bambino di varcare i confini nazionali. In caso di assenza di uno di loro si procederà esattamente come indicato per il passaporto.
Infine il lasciapassare per l’espatrio va richiesto al Comune o al Commissariato dei Carabinieri oppure ancora alla Polizia. In ogni caso il minore deve presentarsi ancora una volta all’appuntamento fissato.
Se infine necessitate di un visto, è indispensabile rivolgersi all’ambasciata o al consolato facente capo al paese in cui intendete recarvi insieme al vostro piccolo.
Ricordate in ultimo che per poter ottenere questi documenti è bene che disponiate sin da subito di fototessere del bambino e di un certificato o un estratto di nascita. Gli atti in qui elencati possono essere richiesti da 0 a 18 anni e, in relazione all’età del piccolino, possono avere una validità compresa tra i 3 ed i 5 anni.
I documenti per spostarsi in Italia
Se invece il vostro viaggio dovesse concludersi all’interno dei confini italiani, l’iter sarà molto più breve: vi basterà avere con voi la carta di identità del piccolino. Anche in questo caso valgono le norme precedentemente esposte.
Ricordate infine che per ogni dubbio o verifica sulle informazioni acquisite è possibile visitare il sito della Polizia di Stato.