Pietre in equilibrio

Giramenti di testa a letto? Sintomi e cura

Breve capogiro e perdita di equilibrio sono le sensazioni causate dalla vertigine parossistica posizionale benigna (cupololitiasi o VPPB). Termine molto complesso all’apparenza ma non difficile da spiegare: la vertigine è parossistica quando si avverte sotto forma di attacchi brevi, posizionale è quella causata da alcune posizioni della testa o del corpo, benigna vuol dire che non costituisce una minaccia per la salute. E’ più avvertita dai 60 anni in su ma può colpire ogni fascia d’età e diventa un problema vero e proprio solo quando può portare alla caduta frequente.

La causa

Il soggetto che soffre di questo malessere avverte le vertigini prevalentemente quando muove la testa in un certo modo, quando attraversa una strada o è sdraiato a letto. E’ causata dal distaccamento di piccoli frammenti dal rivestimento dei canali dell’orecchio interno che si depositano sul fondo, ma che con alcuni movimenti della testa vengono nuovamente spostati lungo il canale pieno di liquido: da qui la sensazione di vertigine.

Fattori di rischio e sintomi

E’ più facile provare le vertigini quando si è in presenza di infezioni dell’orecchio, dopo un intervento chirurgico, un trauma alla testa, un lungo periodo di riposo sdraiati ma il disturbo si può manifestare anche senza alcun motivo apparente. I sintomi di una vertigine sono innanzitutto il capogiro, breve o più intenso, la sensazione di avere la testa più leggera, perdita di equilibrio, movimenti incerti, nausea e vista offuscata. Se l’attacco è piuttosto lungo può insorgere anche uno stato confusionale. Di buono c’è che questo tipo di vertigini non influiscono sull’udito, non porta allo svenimento né provoca problemi di linguaggio o altri danni neurologici. E’ opportuno consultare un medico nel caso ci siano nausea e vomito continuati, fischi nell’orecchio e gli episodi di vertigine sono frequenti.

Diagnosi

Il proprio medico esaminerà nel dettaglio lo stato di salute e chiederà al paziente come e quando sono iniziati gli attacchi per capire se si tratta di vertigini, quali i sintomi riscontrati e la frequenza, se le vertigini limitano le normali attività quotidiane, se si verificano in determinati momenti e a seconda dei movimenti del capo. Nel caso necessari il medico consiglierà approfondimenti specialistici per escludere forme di lesioni diverse che portano il problema.

Cura

La vertigine parossistica benigna spesso sparisce dopo qualche tempo così come è venuta ma in alcuni caso può essere recidiva. Cosa può fare il paziente per limitare il problema? Certamente non fare movimenti che implichino il movimento della testa verso l’alto o alzarsi dal letto velocemente. Ci sono poi degli esercizi specifici da seguire, eccone alcuni:

Manovra di Epley

Richiede 4 movimenti separati della testa, ciascuno di circa 30 secondi da eseguire per alcuni giorni ma già subito si avvertiranno i benefici.

Esercizi di Brandt-Daroff

Si tratta di una serie di esercizi, da ripetersi tre o quattro volte al giorno, per 2 giorni di fila. Sarà il medico a spiegarli e il paziente li eseguirà poi da solo.

Manovra di Gufoni

In questo caso il paziente viene fatto sdraiare su un fianco velocemente poi la testa viene ruotata di 45° verso il basso e lasciata così per 3 secondi. Dopo si ritorna in posizione seduta. Questa manovra, di recente scoperta, risulta essere molto efficace.

Una consulenza specialistica approfondita sarà necessaria solo nel caso in cui i sintomi delle vertigini non spariscano dopo 4 settimane. Molto raramente si arriva ad un intervento chirurgico per debellare il problema.

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