Passeggini

Guida alle tipologie di passeggino esistenti

Un passeggino non è semplicemente un mezzo per trasportare qui e là il bebè: esso, al pari di un abito, deve adattarsi al bimbo: le misure devono infatti adeguarsi al suo corpicino in crescita, la struttura deve essere maneggevole e robusta, il design pratico ed elegante e chi più ne ha più ne metta.

Insomma: siete proprio sicuri di voler scegliere il passeggino facendovi guidare dall’istinto del momento?

Chiariamoci le idee

Immaginate di entrare in un negozio di articoli per la prima infanzia e di avere a che fare con un commesso che vi chiede se siete intenzionati a comprare una carrozzina, un’amaca, una navicella, un passeggino o un ovetto. Cosa fate? La reazione media è quella di andare nel pallone. A voi non succederà: per evitarvi problemi pensiamo noi a chiarirvi le idee.

Si parla di carrozzina quando si ha a che fare con un oggetto pensato per spostare il piccolo anche durante le sue immancabili pennichelle. In genere questa si usa soltanto nei primi mesi di vita del bebè.

L’amaca invece altro non è che una seduta pensata per i più piccoli.

La navicella poi, detta anche navetta, è una grande culla creata per essere trasportata qui e là.

Il passeggino quindi è una sediolina su quattro ruote da utilizzare tra i 4 mesi ed i 3 anni e consente al marmocchio di stare seduto o dormire.

L’ovetto infine è una navetta dalle dimensioni ridotte.

I passeggini: tipologie

Adesso che abbiamo definito il concetto di passeggino, proviamo ad individuarne le varie tipologie presenti sul mercato.

Passeggino duo

Il duo è un oggetto pensato per installare sul telaio, in base alle esigenze del momento, due supporti a scelta tra la navetta, l’ovetto, oppure ancora il passeggino.

Passeggino trio

Il trio invece nasce per dare a genitori e bebè la possibilità di utilizzare un prodotto comodo ed economico. Con questo genere di passeggino infatti, così come riportato dal sito www.babychicstore.it non avrete necessità di cambiare il sistema di trasporto del piccolino per i prossimi 4 anni. Insomma non siete costretti ad acquistare una diversa tipologia di passeggino ad ogni step di crescita di vostro figlio: un bel risparmio! Il trio infatti vi consente di sostituire sul telaio tanto la navetta quanto l’ovetto ed infine il passeggino vero e proprio.

Esistono poi dei prodotti pensati per i gemellini, ma non è questa la sede in cui ci interessa esaminarli.

La scelta del passeggino

E’ importante scegliere il passeggino giusto, soprattutto se non si ha intenzione di cambiarlo ad ogni fase della crescita del piccolino. Per non correre rischi è bene considerare diversi parametri: dalla praticità di utilizzo (avete presente quando non si ha che una mano libera per chiuderlo e dovete anche sbrigarti perché minaccia di piovere e avete in braccio il bimbo? Ecco!) alla estrema facilità di guida, dallo scarso ingombro alla maneggevolezza, dalla robustezza alla tossicità dei materiali, dalla regolabilità al travel system

Se viaggiate spesso o comunque siete in procinto di viaggiare, potrebbe essere utile indirizzarvi sull’acquisto di un passeggino ultraleggero chiamato appunto anche passeggino da viaggio.

Ultimo consiglio: non sottovalutate mai gli accessori: il telo parapioggia e anti zanzara, così come la possibilità di scegliere se montare la seduta fronte strada o fronte mamma sono imprescindibili!

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