Piedi

Onicolisi: unghia staccata dal letto ungueale

E’ un po’ inquietante da vedere, ma per fortuna nel malcapitato di turno non causa alcun dolore: il distacco di un’unghia, dalle mani o dai piedi poco importa, è un fenomeno che, una volta nella vita, capita quasi a tutti.

L’onicolisi, questo è il termine con cui il fastidioso avvenimento viene di solito indicato, può essere causato da diversi fattori: vediamoli nel dettaglio.

Onicolisi: come si manifesta?

A meno di eventi traumatici, la caduta dell’unghia avviene di solito in maniera abbastanza graduale e secondo due diversi iter.

Può infatti capitare che i primi a cedere siano i bordi della stessa che, per un certo periodo di tempo, resta attaccata soltanto alla parte centrale del letto ungueale. A volte invece capita l’esatto contrario.

L’unghia, che può cadere in parte o nella sua interezza, almeno in alcune circostanze, prima di staccarsi può assumere anche un colorito violaceo o nero (in genere in caso di trauma o quando ormai sta per saltare), biancastro (se è in corso un attacco micotico) o addirittura verde (in caso di infezione batterica).

Unghia alluce sollevata: perché avviene?

Sono diverse le motivazioni che possono portare al distacco dell’unghia dal letto ungueale e, sebbene nessuna di esse sia da considerarsi grave, è comunque necessario correre subito dal medico non appena l’evento dovesse verificarsi.

Come detto in precedenza, essa può dipendere da traumi (ad esempio chiudere distrattamente lo sportello della macchina mentre le mani sono appoggiate sul montante), infezioni (dermofitosi, piede d’atleta), patologie dermatologiche (psoriasi), alimentazione scorretta (carenza vitaminica, difetti cardiovascolari), generiche malattie congenite (ipertiroidismo, anemia) e problemi legati all’età (artrite).

Onicolisi cura

Quando si è affetti da onicolisi non c’è altra soluzione: è necessario assumere dei medicinali per curare la patologia ed evitare che, se la causa scatenante non è stata un trauma, essa possa ripresentarsi.

In linea di massima la cura consiste, a seconda dei casi, nell’assunzione di corticosteroidi (particolari ormoni da prendere soltanto dietro attenta osservazione medica), antimicotici o antibatterici.

Può essere utile in questi casi, soprattutto quando finalmente l’unghia ricomincia a crescere, affidarsi ad un podologo che controlli che essa nasca e si sviluppi correttamente. Non è raro infatti che al momento della ricrescita (completata di solito nell’arco temporale compreso tra i 5 ed i 6 mesi) l’unghia tenda ad incarnirsi.

I rimedi della nonna

Se il problema sono i batteri, l’ideale sarebbe effettuare due pediluvi o maniluvi a settimana immergendo le parti interessati in acqua ed aceto bianco. Tale trattamento può essere effettuato anche a scopo preventivo.

Precauzioni durante la cura

Durante la cura, chiaramente, è bene proteggere il letto ungueale evitando ulteriori eventi traumatici, di entrare in contatto con sostanze irritanti o ambienti umidi e salvaguardando la zona con garze medicate.

Non tentate mai di staccarvi da soli l’unghia malata (semmai lo farà il medico) e fate in modo di curare l’igiene tanto di quella malata che delle altre vicine. In genere tenere le unghia sempre ben pulite e tagliarle spesso può garantire una certa protezione da agenti patogeni di varia natura.

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