Orzaiolo

L’orzaiolo è contagioso? I rimedi per evitare la diffusione

La vista è senza dubbio il più importante dei cinque sensi, dunque gli occhi sono tra gli organi di cui siamo maggiormente portati a tenere più cura, tuttavia talvolta capita che nonostante tutto i problemi sorgano. Al di là dei problemi di vista, gli occhi sono particolarmente soggetti a infezioni di vario tipo, tra cui, in particolare, l’orzaiolo.

Per orzaiolo s’intende un’infezione alla palpebra, interna o esterna, la quale presenta una sorta di protuberanza, un rigonfiamento simile a un brufolo che si riempie di pus, causando anche molto dolore. Occorre fare particolare attenzione a questo tipo di infezione, poiché è molto contagiosa.

Le cause dell’orzaiolo sono da ricondursi alla diffusione di batteri nell’area della palpebra, cosa a sua volta spesso causata da una scarsa igiene. Generalmente non impiega più di 2-4 giorni a scomparire, tuttavia è bene fare attenzione a non schiacciare il “brufolo”, poiché potrebbe peggiorare le cose. Se l’orzaiolo è esterno, i tempi di guarigione sono più brevi, se invece è interno il rischio è che, “scoppiando” da sé, vada ad infettare anche la congiuntiva. A quel punto sarà necessario un intervento del medico.

Prima ancora di pensare alla guarigione, però, occorre essere certi che si tratti di orzaiolo. L’orzaiolo viene infatti spesso confuso con il calazio, il quale invece è una cisti dall’aspetto granuloso che si forma solitamente nella palpebra superiore. A differenza dell’orzaiolo, il calazio non comporta dolore, ma causa comunque rigonfiamento della palpebra. Mentre l’orzaiolo è contagioso, il calazio, essendo una cisti e non un’infezione, non lo è.

Ora, dicevamo che l’orzaiolo è un’infezione particolarmente contagiosa, dunque non solo è necessario prestare attenzione a non farlo peggiorare, ma anche fare il possibile per evitare la diffusione, passandolo a parenti e amici. Come fare?

Prima di tutto, poiché, come dicevamo, l’orzaiolo ha origine da una proliferazione di batteri dovuta ad una scarsa igiene nella zona interessata, è necessario detergere gli occhi accuratamente e delicatamente, naturalmente non prima di essersi assicurati di avere le mani ben pulite.

In secondo luogo, abbiamo detto che l’orzaiolo si presenta con l’aspetto di una sorta di brufolo, tuttavia a differenza di un foruncolo l’orzaiolo comporta un forte dolore, accompagnato spesso da gonfiore, rossore, nei casi più gravi lacrimazione, fastidio quando l’occhio è alla luce, se non addirittura impossibilità ad aprirlo. Degli impacchi di acqua calda sulla parte interessata possono non soltanto aiutare a lenire il dolore, ma anche ad accelerare i tempi di guarigione dell’orzaiolo.

Tuttavia è bene ricordare che tali metodi sono soltanto palliativi, e in ogni caso per nulla sufficienti di per sé, specie in caso di uno stato più avanzato. Nel momento in cui ti accorgi di avere l’orzaiolo dunque è meglio rivolgerti a un medico.

Contagiare altri con l’orzaiolo è purtroppo molto più facile di quanto si possa immaginare, poiché basta anche solo toccare gli occhi con le mani sporche. Dunque molto importante al fine di evitare la diffusione dell’orzaiolo è lavarsi le mani dopo aver toccato l’occhio infetto e mai usare gli asciugamani che hanno usato altri.

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