Il test di gravidanza è positivo… di nuovo! Che sia la prima, la seconda o la centesima volta, la gioia è sempre la stessa. A cambiare però sono tante altre piccole cose che, tanto fisicamente quanto mentalmente, vi spingeranno ad affrontare in maniera diversa l’arrivo di un altro bebè.
La gravidanza
Che la gravidanza sarà diversa rispetto alla prima volta ve ne accorgerete subito, a cominciare dalla crescita del pancione. Il vostro addome tenderà infatti ad apparire un po’ più tondo già al terzo o quarto mese; insomma se avete potuto nascondere l’arrivo del vostro primogenito per qualche tempo, non pensate di poter fare altrettanto con il secondo figlio. I muscoli ormai sono un po’ più rilassati e, come ovvia conseguenza, il ventre è meno tonico mostrando in tutta la sua bellezza quel pancino sospetto che annuncia già l’arrivo di una nuova vita. Ma non è tutto.
Questa volta, complice anche il fatto che per voi non si tratterà sicuramente di una cosa nuova, sarete in grado di sentire il piccolo in movimento già nel corso del terzo mese, in largo anticipo quindi rispetto alla prima gravidanza (mediamente in quel caso i movimenti del feto vengono percepiti dalla madre intorno al 5°mese). Il motivo? Ancora una volta è da ricercarsi nella maggiore rilassatezza dei vostri muscoli addominali. Ma le belle notizie non finiscono qui.
Avete presente il lungo, lunghissimo travaglio che, giunte quasi al termine della vostra prima gravidanza, vi ha inchiodate al letto per circa 24 ore? Bene, quello è solo un ricordo, bello o brutto fate voi. Man mano che i muscoli perdono elasticità infatti sia questo momento che quello relativo al parto vero e proprio passeranno molto più velocemente.
Ogni medaglia però ha il suo rovescio: bello percepire l’esistenza della vostra creaturina tanto in anticipo rispetto alla prima volta, ancora più bello dimezzare i tempi del travaglio ma… ma le contrazioni vi accompagneranno molto più a lungo rispetto alla gravidanza precedente: potreste iniziare a percepirle infatti già intorno al settimo mese ed indovinatene il perché… ancora una volta è colpa della muscolatura meno tonica.
Infine una piccola informazione di servizio: non esiste, contrariamente a quanto vorrebbero alcune leggende metropolitane, un modo per dire se il secondo figlio nascerà poco prima o poco dopo il tempo prestabilito. Si può soltanto affermare che, almeno statisticamente, l’utero di una donna che ha già partorito più volte tende ad espellere prima il feto, ma non è una regola.
Un discorso simile vale per le mamme che hanno avuto già un cesareo: non necessariamente la seconda gravidanza, come da leggenda infondata, dovrà concludersi alla stessa maniera. Non è escluso infatti che questa volta si possa partorire in modo naturale. E’ quasi certo invece che ad una episiotomia ne seguirà una seconda.
Insomma, a quanto pare, la vostra gravidanza numero 2, per non parlare delle eventuali successive, ha tutte le carte in regola per trascorrere serenamente, sicuramente più della prima.
L’emotività e la psiche durante la seconda gravidanza
E’ inutile dire che questi 9 mesi, almeno dal punto di vista psicologico, non potranno mai essere uguali a quelli che vi hanno lasciato in dono il vostro pargolo versione 1.0. Se la prima volta eravate sempre sul chi va là (in effetti lo sarete anche stavolta, ma un po’ meno), adesso siete lucide e consapevoli di quello che il vostro corpo dovrà affrontare e di tutte le sensazioni che vi accompagneranno al momento del parto. Ciò non toglie che avrete comunque dei dubbi, tanti dubbi, legati al fatto che non necessariamente le gravidanze di una donna siano tutte uguali tra di loro. Dalla vostra però avete la rassicurante sensazione di conoscere già abbastanza bene il ginecologo, di sapere se effettivamente è degno della vostra fiducia e che tipo di approccio adotta per risolvere i problemi della mamma e del nascituro.
Ma cosa cambia nella vita di tutti i giorni? Innanzitutto dovrete trovare il modo più adatto per comunicare al primogenito l’arrivo del fratellino o della sorellina. Come fare? Indubbiamente mostrandovi rassicuranti e coinvolgenti: dovrete far capire al piccolo gelosone (nella maggior parte dei casi è così) che il nuovo nato non lo priverà dell’affetto della mamma e di papà e contemporaneamente dovrete insegnargli a volergli bene sin da subito, ovviamente con dolcezza, magari coinvolgendolo nella scelta dei vestitini o dei primi giocattolini, raccontandogli di quando anche lui era nel vostro pancione, ecc.
Le seconde gravidanze, sebbene fisicamente più soft, possono essere comunque fonte di stress per la donna che ha la necessità di badare a casa, marito, figli ed, in molti casi, al lavoro. Cosa fare? Semplice, trovate una valvola di sfogo: ve lo meritate! Accantonate qualche incombenza, concedetevi qualche strappo alla regola e siate buone con voi stesse: nessuno potrà criticarvi se all’ottavo mese di gravidanza non riuscirete a tenere casa in perfetto ordine o se allenterete un po’ i ritmi sul lavoro.
Per rendere la tensione psicologica ancora più sopportabile, prendete sin da subito anche quelle decisioni importanti che caratterizzeranno il periodo di gestazione e organizzatevi di conseguenza: chi vi seguirà? Dove partorirete? A chi chiederete di accompagnarvi ed assistervi durante la permanenza in ospedale?
Fatto ciò vivete serenamente, dedicatevi allo shopping pre-maman, ai bisogni psicologici dell’altro bimbo e del marito e assaporate ogni attimo di questa nuova gravidanza che, con vostra grande sorpresa, sembrerà avere ritmi molto più veloci rispetto alla precedente.
L’importanza della preparazione al parto
Non fate le furbette: il corso preparto lo conoscete bene, anzi benissimo, ma prendere parte alle lezioni, anche questa volta, vi sarà di indubbio aiuto.
Innanzitutto perché è un modo come un altro per concedervi del tempo da dedicare a voi stesse, magari rilassandovi o semplicemente alleggerendo la tensione. Approfittatene poi per chiedere al personale competente di risolvere i dubbi e le incertezze che anche stavolta vi passeranno per la mente.
In secondo luogo, soprattutto se deciderete di farvi accompagnare da vostro marito, creerà un legame sempre più forte tra di voi e, di riflesso, all’interno della famiglia.
Ultima, ma non meno importante motivazione è che, per fortuna, la medicina è in costante evoluzione. Qualche capatina al corso preparto, soprattutto se è passato molto tempo dalla vostra ultima gravidanza, non potrà che tornarvi utile offrendovi l’occasione per un salutare ripasso e per aggiornarvi sui cambiamenti in sala parto.