Tiroide

Sintomi dell’ipertiroidismo nelle donne e alimentazione consigliata

Uno dei disturbi più comuni che affliggono molte donne in tutto il mondo è l’ipertiroidismo.

Questa patologia è causata da un’eccessiva produzione di iodio, elemento necessario alla produzione degli ormoni tiroidei.

L’ipertiroidismo colpisce prevalentemente la popolazione femminile, probabilmente a causa dei continui cambiamenti ormonali che caratterizzano la vita di ogni donna.

Cosa caratterizza questa patologia?

L’ipertiroidismo, di fatto, influenza negativamente il sistema metabolico. In più questo disturbo è contraddistinto da un’anormale produzione di ormoni tiroidei che vanno a generare degli scompensi nell’organismo producendo, di conseguenza, una serie di sintomi caratteristici.

Ipertiroidismo: sintomi di questa patologia

L’attività irregolare della tiroide, come abbiamo visto, causa una secrezione anomale di ormoni tiroidei i quali portano dei sintomi che possono far pensare a qualcosa che non va.

I sintomi più comuni dell’ipertiroidismo sono:

  • Sbalzi di umore
  • Caduta di capelli
  • Un gonfiore al collo tipico in chi soffre di questo disturbo
  • Iperattività e nervosismo
  • Diarrea
  • Disturbi del sonno
  • Forte sensibilità al calore ed aumento notevole della sudorazione
  • Tachicardia
  • Tremore delle mani
  • Debolezza muscolare
  • Irregolarità del ciclo mestruale che può essere più breve o più lungo
  • Forte aumento dell’appetito
  • Dimagrimento
  • Stimolo ad urinare frequentemente
  • Difficoltà nella respirazione

Naturalmente non è necessario che compaiano tutti questi sintomi contemporaneamente per diagnosticare l’ipertiroidismo. Ogni persona può essere più o meno soggetta a determinati disturbi e non ad altri.

Come si cura l’ipertiroidismo?

Come ci spiega esamievalori.com nelle pagine del suo sito, il medico di riferimento in questo caso è l’endocrinologo ed è importante chiedere un consulto quanto prima in caso si sospetti di soffrire di questa patologia.

Normalmente vengono richieste analisi specifiche del sangue per misurare i valori degli ormoni tiroidei. In particolare, analizzando il valore del TSH, è possibile determinare se la malattia sia in fase iniziale o più avanzata.

Il medico può richiedere anche un’ecografia alla tiroide per valutare lo stato dell’organo.

Per contenere il disturbo ed i sintomi ad esso associati, il medico solitamente prescrivere dei farmaci specifici in grado di riportare la tiroide ad un’attività più normale.

E’ anche possibile intervenire chirurgicamente sulla ghiandola in caso di problemi più importanti.

Per migliorare il proprio stato di salute e ridurre i sintomi possiamo affidarci al potere di un giusto regime alimentare, specifico per trattare questa patologia.

I sintomi dell’ipertiroidismo possono essere contenuti evitando alcuni alimenti come il sale iodato, il caffè e le spezie, l’aglio, le mandorle, i pistacchi ed i frutti di mare. Tutti questi cibi contengono quantitativi importanti di iodio, sostanza già prodotta in eccesso dalla tiroide.

Al contrario, è preferibile assumere buone quantità dei seguenti alimenti:

  • Legumi come ceci, lenticchie, soia e fagioli
  • Verdure crude come i peperoni, gli spinaci e le carote
  • Cavoli, broccoli, ravanelli sono tutte verdure utili ad ostacolare l’assorbimento dello iodio
  • Semi come il miglio, le arachidi, i pinoli ed i semi di lino, tutti in grado di inibire la produzione di tiroxina
  • Frutta secca

Per combattere quindi i sintomi dell’ipertiroidismo e migliorare la salute della tiroide è importante seguire le terapie stabilite dal medico in abbinamento ad una dieta ricca di alimenti benefici per la ghiandola evitando quelli dannosi e ricchi di iodio.

Foto copertina pubblico dominio, Collegamento.

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